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Epicondilite: una tendinite insidiosa!

12/02/2021 - Scritto da: Dott. Tommaso Cusimano

L’epicondilite, spesso conosciuta come gomito del tennista, è la più comune causa di dolore al gomito.

Si tratta di un’infiammazione a carico dei tendini dei muscoli che si inseriscono nella parte laterale del gomito.

La genesi dell’epicondilite è spesso correlata a lavori o ad attività che prevedono movimenti di estensione del gomito e del polso o di rotazione di quest’ultimo.

La condizione necessaria per l’insorgenza di questa patologia è che questi movimenti siano ripetitivi, eccessivi o rappresentino una tipologia di sforzo nuovo alla quale non siamo abituati.

Nello specifico i tendini del gomito, ma in generale qualsiasi tendine, sono tessuti che nascono per essere caricati e si modificano in base alle forze di stiramento o compressione che subiscono. Se questi stimoli sono ottimali riescono ad adattarsi allo sforzo. Quando eccedono la capacità di carico queste strutture si irritano.

Il risultato sarà un dolore che diviene via via ingravescente e se nelle prime fasi tende ad alleviarsi solo con il riposo dall’attività scatenante, quando trascurato può velocemente portare alla necessità di astenersi anche dalle attività manuali più leggere.

I sintomi tipici dell’epicondilite sono dolore e gonfiore a lato del gomito che coinvolge anche l’aspetto posteriore dell’avambraccio. I movimenti che possono risultare dolenti sono quelli di presa grossolana (afferrare/stringere), di precisione con le dita (pinzare) o di torsione (girare la maniglia di una porta/aprire un barattolo).

Altri indici di questa tendinite sono la perdita di forza e funzionalità di gomito, polso e mano e la rigidità mattutina.

Nella fase acuta l’approccio farmacologico può essere d’aiuto nel breve termine.

Generalmente anche le epicondiliti più severe si risolvono entro l’anno ma a volte possono durare anche più tempo.

La ricerca ha approfondito bene i meccanismi fisio-patologici e riabilitativi delle problematiche tendinee ma ad oggi solo il 40% dei pazienti riceve un trattamento raccomandato, un paziente su tre riceve cure non necessarie e più del 90% ricevono trattamenti con assenza di evidenze scientifiche.

Per arrivare alla completa guarigione dell’epicondilite è importante ricordarsi che le problematiche da sovraccarico si superano rieducando i tendini alla gestione di un carico corretto, allenandoli come facciamo con i muscoli.

Il trattamento conservativo multimodale dell’epicondilite risulta essere estremamente efficace.

Dopo aver educato il paziente alla patologia e al riposo attivo si deve passare per tre outcome: la riduzione del dolore (con tecniche di terapia manuale), il controllo del carico e la ripresa funzionale di attività quotidiane e sportive.

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