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Distorsione laterale della caviglia

12/02/2021 - Scritto da: Dott. Tommaso Cusimano

Chi di noi non ha mai subito una distorsione di caviglia, magari leggera, anche solo una volta nella vita? Almeno il 70% della popolazione riferisce di averla sperimentata.

La distorsione laterale di caviglia è un evento traumatico acuto che coinvolge capsule e legamenti della caviglia come conseguenza di un movimento non fisiologico del piede: un’inversione eccessiva. Questo trauma quando moderato o severo causa dolore, limitazione della funzionalità e disabilità.

Coinvolge maggiormente le donne ma è una problematica molto presente negli sport dove ci sono frequenti cambi di direzione o atterraggi dal salto, soprattutto la pallavolo, il basket, il calcio e il rugby.

Il meccanismo del trauma distorsivo può essere diretto, ovvero da contatto (come il contrasto dell’avversario nel calcio), oppure indiretto, quindi senza contatto (la corsa ne è un esempio).

La letteratura ci dice che generalmente dopo una distorsione la sintomatologia diminuisce nelle prime due settimane indipendentemente dalla tipologia di trattamento erogato, il più delle volte scemando anche del tutto. Ma un terzo dei pazienti riferisce poi nel lungo periodo (2-4 anni) nuovi dolori che nel 30% dei casi generano un quadro di distorsioni ricorrenti e nel 25% portano ad artrosi precoce di caviglia. Interessante sapere che la maggior parte di chi si sottopone a chirurgia per artrosi di caviglia sono soggetti che hanno avuto una storia di distorsione non trattata o trattata non correttamente.

Ad oggi sappiamo che più della metà delle persone che subiscono una distorsione di caviglia non si rivolge a personale sanitario e la maggior parte di chi fa fisioterapia riceve solo terapie passive (taping, mobilizzazioni passive o apparecchiature elettromedicali).

Come ci può aiutare realmente la fisioterapia?

Se si vuole ottenere un buon risultato è innanzitutto fondamentale che il paziente abbia una buona aderenza agli esercizi terapeutici, perché la ricerca scientifica correla una bassa partecipazione agli esercizi a una maggior probabilità di ottenere scarsi risultati.

La gestione della riabilitazione di una distorsione di caviglia deve basarsi su un programma terapeutico personalizzato con esercizi specifici in base ai test provocativi, funzionali e di controllo posturale statico e dinamico effettuati in ambulatorio. Ovviamente anche l’imaging (radiografia, risonanza) ci aiuta ma solo quando associato a un attento esame clinico. Per ottenere un risultato soddisfacente è importante guidare la progressione agli esercizi e programmare dei follow up a distanza di mesi per indagare se il paziente ha recuperato completamente il controllo motorio della caviglia, la stabilità e se ha ancora paura del movimento.

Nella popolazione e ancor di più nei soggetti sportivi sarebbe fondamentale fare educazione con strategie di prevenzione che consentirebbero di ridurre il rischio di nuovo infortunio, di sviluppare instabilità cronica di caviglia o fenomeni degenerativi precoci.

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